13 luglio 2014

Via i Merloni ma restano i Merdoni!


CHI VA E CHI RESTA
Diversamente dal Montale della Casa dei Doganieri, abbiamo ben chiaro chi va e chi resta. Se ne va la famiglia Merloni, a riprova che anche le storie di successo hanno un loro ineluttabile ciclo di vita; se ne va con un gruzzolo che garantisce sogni d'oro e può far sorgere, tra i beneficiari, anche la legittima tentazione di un riposizionamento aristocratico, di una vita lieve, tutta barche, champagnini e masserie. Resta, invece, una storia industriale e produttiva, fatta di persone, di macchinari, di stabilimenti, di mercati, tecnologie e prodotti; un'esperienza industriale frutto di un'originale convergenza tra stanzialità del capitale e docilità del lavoro, di cui anche ora non sono scontati nomadismo e declino, anche perchè i nuovi proprietari non sono impalatori del Conte Vlad nè orde barbariche intenzionate a violare il limes della civiltà produttiva, ma una multinazionale non tascabile che potrebbe anche mantenere assetti e insediamenti Indesit. 

ABITUDINI E TIC CHE RESTERANNO
Lo smarrimento delle parti sociali, i balbettamenti della politica, le fioche parole dei lavoratori e dei cittadini - ratificati da interviste televisive non sono, quindi, l'effetto razionale di un calcolo o di una valutazione cartesiana, ma il reiterato effetto di un'abitudine, di un tic, di un abito mentale imbastito di subalternità al dominio di una Famiglia che non si è limitata a fare impresa, ma ha preteso di governare socialmente e politicamente una comunità, fino a farne - darwinianamente - un popolo ammaestrato, una fauna circense con villetta vista collina, cervello dimezzato e fetta di cocomero adagiata sul tavolo di vimini come culmine del refrigerio intellettuale. E questa subcultura metal_mezz_, come i mezzi di produzione acquisiti da Whirlpool, a destinata restare, perchè se per un cambio di proprietà è sufficiente qualche settimana, per una svolta di mentalità occorre almeno una generazione

LA PERMANENZA DEI MERDONI
Se ne sono andati i Merloni ma sono rimasti i Merdoni: gli specialisti della lingua progettata per giungere fino ai check point di Bellaluce; i cerimonieri che riverivano la Sacra Famiglia chiamandone per nome i componenti senza manco averci scambiato un saluto o una parola: il Dott.Vittorio, Maria Paola, Andrea, Aristide, la Signora Franca; i nemici della libertà e del buonsenso che riferivano, non si sa come conoscendone ignoranza e inimicizia con la sintassi, sui livelli di fedeltà e resocontavano sull'adesione del popolo fabrianese, col fare erto di una polizia politica sguinzagliata tra frazioni e parrocchie; i politici che fingevano autonomia ma guardavano il mondo da un oblò altrimenti non facevi nè il Sindaco, nè l'assessore, nè il consigliore di maggioranza; la borghesia in grisaglia che blindava il consenso ricorrendo a tutti i possibili oggetti di status ma di cui si conosceva benissimo culo e camicia. In qualche modo siamo stati tutti un po' Merdoni. E anche chi era fuori dal sistema delle fedeltà e delle promozioni, almeno una volta, ha sognato di esservi cooptato, di ritagliarsi uno spazio di pregio in qualche piega di questo resistente e longevo esperimento di monarchia locale.

CHI SARANNO I "NUOVI" INTERLOCUTORI DI WHIRLPOOL?
Ciò significa che il problema che si andrà inevitabilmente a porre - a latere delle strategie industriali degl gruppo americano - non riguarderà la dipartita dei Merloni ma la permanenza dei Merdoni, con il loro tracimante desiderio di riciclarsi e di proporsi come interlocutori d'elevato conio ai nuovi padroni che subentrano. Fabriano, infatti, non potrà fare a meno di interloquire con Whirlpool, di condividere alcune linee di sviluppo territoriale e urbanistico, di rapportarsi con una multinazionale che probabilmente non immagina per i suoi dirigenti una città dello sconforto che non attira e non trattiene, di ricercare accordi di compensazione che possano anche aprire nuovi versanti di sviluppo economico e occupazionale. Quando cadono i regimi illiberali la classe dirigente del passato - abituata a servire senza alcuna velleità di pensiero e di autonomia - è sempre in prima linea per candidarsi a nuove servitù. Fabriano avrebbe bisogno di un'epurazione di massa dei Merdoni, per evitare che un'opportunità di nuovo sviluppo venga nuovamente digerita e sprecata dal corpaccione molle del familismo amorale. E' questa la sfida che la città ha davanti. Nel frattempo diamoci qualche settimana e vedrete che i Merdoni riprenderanno le penne. Sarà sufficiente annusare l'aria per sincerarsi del loro ritorno perchè l'odore che emanano, notoriamente, non ha bisogno di esegeti e di nasi da profumiere
    

10 commenti:

  1. I merdoni sono una certezza, i merloni lo erano 20 anni fa....ke figura da perocottari.....

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  2. Una perla al giorno! Grande gps

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  3. qui nella company town lo spoil system non esiste, ma sarebbe necessario, del resto a ben ricordare non lo abbiamo fatto nemmeno col fascismo, Togliatti ne sapeva qualcosa quando disarmò i partigiani e reintegrò la P.A. del regime nel sistema dell'Italia repubblicana. Cosa dire forse solo la guerra ci potrebbe salvare. Anche la fame da qua è abbastanza lontana, unica cosa è tenere lontana la prole da un disastro antropologico del genere...Alex

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  4. Confido nell'intelligenza e la managerialita' della multinazionale americana ! Non mi sembrano dei sprovveduti sapranno pur distinguere tra i Merdoni come li chiami tu (tanghe'ro) e quelli competenti e meritevoli!

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    1. Grande gps! Se riusciamo a liberarci anche dei Merdoni dei loro cavalier serventi allora la città sarà veramente libera e potrà credere veramente sulle sue mille potenzialità e ricostruirsi un futuro.
      Non perdiamo anche questa occasione

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    2. Per liberarci dei merdoni abbiamo avuto la possibilità alle ultime elezioni. L'abbiamo sprecata.

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  5. Non so cosa succedera' dal punto di vista organizzativo ed industriale. Difficile anche prevedere la volonta' e le strategie della nuova proprieta',cio' che rimane chiaro e credo parecchio amaro per tutti i dipendenti e' il silenzio continuo che c'e' stato dall'inizio alla fine della questione da parte della famiglia.

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  6. Secondo me abbiamo una grande occasione per sprovincializzare questo territorio. Merdoni permettendo!

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  7. Questo post racconta divinamente i limiti dei fabrianesi che sono la causa dei problemi che viviamo

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  8. Licenziamenti in massa turni feroci e stipendi ridotti. Altro che rose e fiori cosa dicono gli americani? Gli affari sono affari. Cazzi vostri brutti stronzi di fabrianesi.

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