11 agosto 2014

Il danno e la tesoreria comunale




Fare politica, in un sistema in cui i poteri sono interamente conculcati dalla burocrazia e da un apparato normativo che ne legittima il comando, è un impegno frustrante e gravoso, perché costringe i politici a diventare ostaggio del diritto amministrativo e a concepire il successo o l’insuccesso della loro azione negli stessi termini in cui tali concetti possono essere trattati e “sentiti” all’interno di uno studio legale.  Il politico di razza non è, quindi, quello che individua i percorsi più consoni per rendere efficace e persuasiva la sua visione del governo del res publica ma chi sa trovare più rapidamente la via d’uscita dai labirinti del diritto. Ed è anche per questo che la politica scarseggia di visionari e abbonda di meri, ma scaltri esecutori. Può non piacere, ma è quello che passa il convento e, quindi, fingersi giuristi non è certamente una virtù ma una evidente necessità interpretativa e di comprensione dei fatti. In questi giorni si parla molto del servizio di Tesoreria che il Comune, cinque anni fa, ha affidato alla ex Carifac, ora Veneto Banca. Più precisamente di quarantamila euro di contributo annuale del tesoriere che l’istituto di credito era chiamato a versare entro il 30 giugno di ogni anno al Comune, come previsto dall’art.25 dello Schema di Convenzione approvato con Delibera del Consiglio Comunale n°140 del 16 settembre 2008. Il problema è che l’affidamento per il Servizio di Tesoreria è scaduto il 31 dicembre 2013. Da questo punto di vista l’articolo 27 della Convenzione prevede che “scaduto il termine di cui al precedente articolo 26, ove l’Ente non avesse provveduto alla nomina del nuovo Tesoriere e al disimpegno del relativo nuovo servizio, il Tesoriere dovrà continuarlo, su richiesta dell’ente e nelle more dell’individuazione del nuovo affidatario, con gli stessi obblighi e condizioni e ciò per il periodo massimo di un anno”. Il Comune di Fabriano, al 31 dicembre 2013, non aveva avviato le procedure necessarie all’individuazione del nuovo tesoriere. In base alla Convenzione, quindi, ci troviamo in una situazione di proroga del servizio affidato a Veneto Banca che “deve” erogarlo – l’articolo 27 è imperativo in tal senso – con gli stessi obblighi e condizioni. Ciò significa che se ci si attiene alla lettera della Convenzione, Veneto Banca avrebbe dovuto erogare il contributo annuale a favore del Comune entro il 30 di giugno 2014. Così non è stato e su questo tema sono intervenuti sia l’NCD, che ha reiteratamente sollevato il problema in Consiglio Comunale, che l’ex Sindaco Roberto Sorci che ha presentato un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale. A prima vista sembrerebbe un caso di facile interpretazione ma così non è perché sulla questione dei contratti pubblici di appalto è intervenuto il Consiglio di Stato con la sentenza n°6457 del 31 ottobre 2006 ha chiarito che, in tema di rinnovo o proroga dei contratti pubblici di appalto non vi è alcuno spazio per l’autonomia contrattuale delle parti, ma vige il principio che l’amministrazione, una volta scaduto il contratto, qualora abbia ancora la necessità di avvalersi dello stesso tipo di prestazioni, deve effettuare una nuova gara. In questo quadro, come scrive il sito specializzato www.altalex.com, l’istituto della proroga “è assolutamente eccezionale, al punto che è possibile ricorrere ad esso solo per cause (e sono pochissime) determinate da fattori che non coinvolgono la responsabilità dell’amministrazione aggiudicatrice (cfr.d.lgs.n.163/2006); in tal senso, è dato ragionevolmente dubitare della legittimità della proroga di un contratto che sia ormai scaduto e per il quale la P.A. non abbia provveduto ad indire nuova gara, dal momento che la P.A. era a conoscenza dell’imminente scadenza di quel contratto e ben avrebbe potuto organizzarsi a che la nuova gara prendesse, quanto meno, avvio o, comunque, si concludesse entro il termine finale di “sopravvivenza” del precedente contratto pubblico. La proroga del contratto pubblico, dunque, è atto senz’altro espresso, impugnabile di fronte al Giudice Amministrativo”. In sintesi la Convenzione evidenzia il “torto” di Veneto Banca, mentre la norma e la Giurisprudenza tendono a evidenziare la negligenza del Comune. Ma siccome la legge e le sentenze del Consiglio di Stato valgono più di una Convenzione stipulata da un Comune, fate due conti e tirate le vostre conclusioni su come andrà a finire.
    

17 commenti:

  1. perfetto, allora il comune di Fabriano e le sue ultime amministrazioni , oltre alla presente, hanno violato continuamente una norma del consiglio di stato, ogni qualvolta ha provveduto a prorogare l'esecuzione di un servizio alle cooperative che attualmente lo gestiscono, o a enti privati a controllo pubblico , e quindi l'imperativo sarebbe annullamento sistematico dei contratti in essere, in quanto invalidi, e nuove gare a tutti i livelli!!! io aggiungerei impedendo ai soggetti che fino ad oggi hanno goduto di un privilegio concordato di partecipare alle gare , e così a qualsiasi livello impedire ai socie e presidenti di dette cooperative di creare nuovi soggetti per aggirare la prima norma. voglio proprio vedere come ci salta fuori il Sindaco e la sua Giunta!! che hanno fatto di tale strumento un fiore all'occhiello!! Muratori Davide

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  2. Ma i ditigenti quando pagano??? Il sindaco che omette di prendere provvedimenti contro questi dirigenti dolosamente colpevoli quamdo paga???

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  3. la conclusione è sempre e soltanto una. in Fabrianese: "ce governa un branco de zingheri".

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  4. Altro danno mi sembra quello relativo al bike sharing, fatto, mi sembra, con soldi pubblici e poi lasciato li. Mi sembrano siano di due anni fa le dichiarazioni di Paglialunga che promettevano l'utilizzo delle bici fabrianesi con la stessa scheda utilizzabile a Senigallia. CAMPA CAVALLO !!! Parole tante, fatti zero, come sempre.

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    1. Viste le dichiarazioni dell'assessore Galli che non attiverà il servizio per via dei costi di gestione e sapendo che le biciclette (12) sono state acquistate e le piattaforme (3) sono state installate ho chiesto un incontro proprio all'assessore Galli per verificare la possibilità di gestire il servizio perché mi sembra assurdo ,dopo aver speso i soldi pubblici per le attrezzature , che si fermi tutto in relazione ai costi di gestione del servizio. Possibile che nessuno abbia valutato preventivamente la fattibilità del progetto? Voglio valutare il tutto per capire la struttura dei costi ( 45000€ ) indicati dall'assessore necessari per la gestione perché mi sembrano eccessivi e quindi ricercare una soluzione pubblico/ privato che permetta l'attivazione del servizio . Chiaramente non voglio avere nessun profitto da questa eventuale attività ma rendere fattibile un servizio per la comunità .saluti Urbani Urbano

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    2. io dubito fortemente che il problema reale siano i costi di gestione, poi 45000 € per la gestione di 12? biciclette? e di che software hanno bisogno 12 biciclette? videosorveglianza??? ma a Rimini, Ferrara, Parma e ovunque in Italia basta al copia di un documento da lasciare al momento del ritiro della chiave e se non la riconsegni ti addebitano il costo della bici!!!! e se riconsegni la chiave ovvio la bici è al posto suo!! io rimango dell'idea di altissimo grado di approssimazione , e lavori fatti per capriccio!! la soluzione , responsabilità diretta ai dirigenti e amministratori pubblici sul loro operato!!! M.D.

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    3. Per questo carissimo David voglio un incontro .ancora saluti UU

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    4. Confidiamo in Davide ed Urbano. Per favore cercate di fare luce su chi ci vuol far credere che Cristo e' morto di freddo...

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    5. Relativamente al progetto delle bici tornerò sull'argomento dopo l'incontro con l'assessore.invece per quanto riguarda la questione dei 40000€ della tesoreria vi riepilogo le attività che abbiamo fatto : a febbraio abbiamo presentato la prima interpellanza per chiedere come mai la gestione della tesoreria non dava più il contributo di 40000€ per l'anno 2014 .l'interpellanza (vista la lentezza dei lavori del consiglio comunale) e' stata discussa a metà maggio e l'assessore Tini dopo aver riletto gli articoli della convenzione disse" adesso attiveremo i nostri legali perché la banca mica può fare come le pare " In pratica conferma che la nostra interpellanza ha evidenziato un problema reale e un mancato contributo per il comune. (Frase riportata nel verbale del consiglio stesso ) Successivamente , verificato che la convenzione stabiliva che il pagamento del contributo da parte della banca poteva essere fatto entro fine giugno,abbiamo (il tre luglio) protocollato una richiesta al segretario comunale per conoscere quali attività erano state messe in atto per il recupererai del contributo. Il segretario ci ha risposto indicando la comunicazione che aveva inviato alla dirigente del comune con copia al sindaco , vicesindaco e collegio dei revisori dove chiedeva l'attivazione di azioni rapide per la soluzione del mancato contributo. A seguito dell'intervento del segretario la dirigente ha scritto alla banca sollecitando il mancato pagamento. A questo punto noi abbiamo inviato un'altra interpella protocollata all'inizio di agosto per chiedere quali azioni o risultati sono stati o verranno ottenuti a seguito della azione verso la banca perché quello che scrive il segretario in pratica e' una conferma che noi abbiamo ragione . come consiglieri comunali abbiamo seguito tutto il percorso che prevede i regolamenti del nastro consiglio comunale ma abbiamo anche predisposto una richiesta di "chiarimenti " anche per la corte dei conti . Sappiamo che l'ex sindaco Sorci non essendo più in consiglio comunale dovrebbe aver attivato una medesima richiesta alla corte dei conti . Due azioni parallele che vogliono fare chiarezza su questo argomento con lo scopo di recuperare un contributo importante per il comune . Quello che fa rabbia e' il fatto che siano un ex sindaco e tre consiglieri di minoranza a sollevare un problema così importante quando come assessore alle finanze ora c'è il rag.Tini che quando era all'opposizione urlava tre ore per una virgola fuori posto. Saluti Urbano Urbani

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    6. Caro Urbano, veramente avresti dovuto porti qualche dubbio sin dalla frase di Tini "adesso attiveremo i nostri legali"! Il comune di Fabriano non ha propri legali! Solo questa affermazione avrebbe dovuto farti pensare che c'era e c'è qualcosa che non va in tutto il sistema.

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    7. Hai ragione ma forse Tini intendeva servirsi dei legali esterni ai quali abitualmente il comune da gli incarichie e che poi inevitabilmente creano costi o debiti fuori bilancio .ancora saluti e buon ferragosto a tutti . Urbano urbani

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  5. Sull'eccezionalità dell'istituto della proroga il Comune di Fabriano può scrivere decine di tomi, visto che una o due cooperative gestiscono servizi appaltati una volta e poi prorogati ad libitum. Nessun esposto a riguardo?

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    1. La questione delle proroghe e' stata sollevata fortemente in consiglio comunale da noi dell'opposizione . Ci sono stati appalti prorogati anche cinque volte anziché una soltanto. I dirigenti con lo strumento delle determine dirigenziali fanno spesso queste azioni ( come nel caso della tesoreria) e vi assicuro che non è semplice agire tempestivamente perché le determine ci venivano inviate all'inizio del mese successivo e tutte assieme .per fare un esempio all'inizio dell'anno ne abbiamo ricevute 170 in una sola volta. Questo veniva fatto confidando sul fatto che sarebbe stato difficile per noi consiglieri spulciarle tutte e comunque a cose fatte .abbiamo protestato e contestato questo metodo e abbiamo richiesto che ci vengano date scaglionate .rimane sempre il fatto che quando le riceviamo quello che verifichiamo e' già accaduto .hai ragione nell'invocare ricorsi anche se una sana politica e una sana amministrazione dovrebbe essere fatta senza le carte bollate . Comunque se in seguito servirà non ci tireremo in dietro . Saluti Urbani Urbano

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  6. Noto con piacere che Galli tenta di bloccare un servizio sociale. Sarà il loro DNA visto che la sorella Galli a Cerreto ha fatto la stessa cosa. La motivazione è la stessa: devono capire! ed intanto il tempo passa ed i cittadini sono senza servizi. Grazie famiglia Galli del vostro senso di responsabilità votata al cittadino.

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  7. E parla proprio. Sorci che in dieci anni di governo ha fatto mille alchimie per prorogare contratti e assumere e favorire i suoi amici. Ha ridotto la citta in un deserto senza un minimo di lungimiranza , ha voluto lui tenere contro l'opinione di tutti quel dirigente ed ora tenta di recuperare con queste uscite. Ma cosa ha fatto per due lunghe legislature? E ' pazzesco!

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    1. Per due lunghe legislature non ha fatto nulla, se non guadagnarsi il titolo di Souris Sorce Topo Attila

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