18 settembre 2014

Il Gianca chiama il Mise per JP: piange il telefono!


Al Ministero del Lavoro ha squillato il telefono. Qualcuno ha risposto ma dall’altra parte non c’era nessuno: era Sagramola. Ho tradotto in una scena un po’ pirandelliana – e con parole riprese dal mitico corsivista dell’Unità Fortebraccio - il resoconto giornalistico della telefonata del Sindaco al Ministro Poletti. Un tentativo di aggancio sul caso Ardo descritto dai giornali come un mondo rovesciato in cui il primo cittadino di un piccolo comune del centro Italia telefona a un Ministro con fare da paccamutande, come se la relazione gerarchica dei ruoli pubblici ricoperti consentisse confidenze e imperativi sulla direttrice Fabriano-Roma. Quale che sia la verità di questa ipotetica telefonata - con destinatario sbagliato visto che della materia si occupa il Mise ovvero il MInistro Guidi - il dato politico è che Giancarlone il Paccamutande si è nuovamente mosso sul fronte sociale, ridando la stura a una visione anacronistica della concertazione, che non è più uno strumento di risoluzione consensuale e creativa dei problemi connessi alle relazioni industriali ma un culo della serva in cui tutti mettono le mani: governo, sindacati, aziende, comuni, province, regioni e chi più ne ha più ne metta. Sagramola ha chiamato Poletti perchè, a suo dire, sarebbe giunto il tempo di siglare l’accordo con le banche, per scongiurare il verdetto della Cassazione e consentire a JP di andare avanti, nonostante due pronunciamenti del Tribunale che hanno annullato la vendita a Porcarelli del perimetro produttivo della ex Antonio Merloni. In occasione dell’incontro tenutosi a fine luglio il Ministero si era, infatti, impegnato a riconvocare le parti per la metà di settembre e tanto era bastato ai nostri valenti e ingenui amministratori e sindacalisti per trascorrere una speranzosa estate, come se il periodo agosto-prima metà di settembre fosse il più propizio dell’anno solare per costruire accordi che non riguardano il comò e la madia della nonna Maria, ma alcune decine di milioni di euro da iscrivere a bilancio come crediti esigibili o inesigibili. Insomma, anche il gatto avrebbe coltivato il legittimo sospetto di un rimando studiato ad arte, di quel prender tempo che è modus operandi di una certa burocrazia ministeriale quando la soluzione del problema non è propriamente dietro l’angolo. La verità più plausibile è che l’accordo con le banche sia più un desiderio che una realtà declinabile a breve perché il punto di debolezza dell’operazione risiede nelle prospettive della JP Industries che, visti i processi di concentrazione in atto nel settore degli elettrodomestici (con Whirlpool che acquisisce Indesit ed Electrolux che acquista la divisione elettrodomestici di General Electric), non presenta i requisiti dimensionali necessari per competere in un settore in cui, oramai, “piccolo non è bello”. Ciò significa che, con ogni probabilità, non sussistono le condizioni di mercato necessarie per generare redditività e, quindi, lo stock di liquidità necessario per finanziare un eventuale accordo compensativo tra la JP e gli istituti di credito. Ma a questo scenario Sagramola si guarda bene dal fare riferimento e non è chiaro se l’omissione sia frutto di comodità o espressione di un deficit di approfondimento settoriale. Certo è che l’unica sfida che sembra appassionare Giancarlone il Paccamutande è quella di strappare un appuntamento, di garantirsi una casella certa nell’agenda di qualche sottosegretario del Mise. Al punto da dichiarare ai giornale: “Da Roma devono capire che la situazione non è che migliora se non viene affrontata. Anzi, al contrario continua a peggiorare. E non possiamo permetterci ulteriore perdita di tempo”. La situazione caro Sagramola volge in merda da almeno un lustro. E non devono capirlo a Roma ma a Fabriano, dove c’è ancora troppa gente che crede agli asini che volano, al diavolo che è morto dal freddo e alle prospettive di sviluppo della ex Ardo.
    

12 commenti:

  1. ma come il sindaco Sagramuntatoalletto è cascato con tutte e due i piedi nello stesso modo di operare ceh lui stesso sta applicando in comune? ma siamo veramente al paradosso, o meglio alla confusione mentale totale, ma a me sembra più la ricerca del solito scarica barile, per poter dire un giorno, lo stesso che sancirà definitivamente l'avventura speculativa della JP fortemente voluta non dimentichiamocelo principalmente dal presidente Spacca e dalla sua ciurma, "io ho fatto tutto quello che era nelle mie possibilità, anzi anche di più, ma dal ministero non hanno voluto ascoltare le grida di dolore e disperazione dei cittadini di Fabriano"e giù lacrime di coccodrillo, un po come sta facendo il suo vicesindaco TINI in questi giorni , in cui non perde occasione per decantare le lodi del suo operato in fatto di applicazione della IUC ( TASI, IMU ,TARI ) addossando le responsabilità di tutte le sventure all'imposizione governativa, che " mi hanno costretto ad essere così cattivo con tutti voi, " salvo poi lodarsi di " essere riuscito a non aumentare, anzi a fare calare gli importi di TASI E TARI , a dispetto di tutto e di tutti, perchè "lui" i conti li sa fare tornare, peccato che i dati di fatto parlano di un aumento impositivo complessivo delle tasse comunali del 135% !! forse la gente non se ne è accorta perchè portata in confusione dalle rateizzazioni , dal cambio di nome delle tasse tutti gli anni, però se leggessero attentamente non solo quello che devono pagare ma anche le righe di contorno si accorgerebbero che addirittura stanno pagando una tassa due ( 2 ) volte I SERVIZI INDIVISIBILI DEL COMUNE che si possono trovare sotto il nome di TASI e all'interno della TARI sotto la voce QUOTA VARIABILE, però il sig. TINI DA SAN DONATO afferma al pari del suo superiore Sagramuntantoalletto " che ho fatto il possibile, non è colpa mia se da Roma fanno finta di non sentirci", e in questo modo pensano di potersi mettere a ballare come Pulcinella balla con Arlecchino , in mezzo alla piazza , all'ombra della fontana Sturinalto, lindi e beati, tanto la colpa , nel loro caso, è SEMPRE DI QUALCUN ALTRO. Muratori Davide

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  2. Io non ho ancora capito se un accordo tra le parti può bloccare gli effetti di due sentenze. Qualcuno è in grado di spiegarmelo?

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  3. Si se le 2 parti si accordano le denuncie vengono ritirate e il procedimento giudiziario finisce

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  4. Pongo un quesito: se un Tribunale della Repubblica stabilisce con due pronunciamenti che una vendita è nulla come è possibile che quesdta sentenza venga cancellata da un accordo tra le parti? Sinceramente fatico a capire e spero che su questo tema possa intervenire quache esperto di diritto

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  5. Caro Miura tutti vogliono diventare più grandi . Io mi accontento di essere piccolo ma ......

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  6. E' chiaro che se le parti si accordano, le banche di fatto rinunciano alla loro azione di annullamento della vendita sottostimata, la Cassazione ne deve prendere atto e chiude in contenzioso, d'altronde è una causa civilistica e non esiste la obbligatorietà della Legge come nel campo penale.
    Se cosi non fosse a cosa servirebbero gli incontri a Roma??
    E chiaro che in questo lasso di tempo le banche hanno giocato e potuto portare a bilancio i soldi investiti con la A. Merloni, come se fossero recuperabili.. una cosa è certa il Ministero delle attività produttive, i Commissari preposti, hanno palesemente sbagliato. Io non credo che ci sarà alcun accordo.. perché alle banche non converrà " a meno che vengano forzate dalla Banca D'Italia" ; a pagare saranno gli operai che perderanno il posto di lavoro.. mentre Porcarelli si salverà avviando una rivalsa per danni economici, contro il Ministero e "pantalò" pagherà!!!

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  7. Commento interessante e condivido appieno che la questione centrale sia legata al bilancio degli istituti di credito

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  8. Caro Miura anche se non in linea con l'argomento di questo tuo ultimo post permettimi di utilizzare il tuo blog per illustrare quanto segue: alcuni cittadini ci hanno segnalato una questione riguardante l 'ultima bolletta dell'acqua ricevuta da multiservizi con scadenza il 20/09/2014 . N'è riporto una integralmente: totale quota fissa 13,39€ totale acquedotto 26,53€ totale depurazione 10,10€ totale fognatura 4,34€ totale voci perequazione 0,24€ totale acconti bollette precedenti -20,17€ totale altri addebiti 50€ ( che non si sa cosa sono) IVA su imponibile 3,44& totale bolletta 87,87€ per un totale di. 21 m3 consumati nel periodo in questione. Insomma a fronte di un consumo d'acqua di 26,53€ la differenza di 61,34€ sono tasse e altre spese non bene classificate. Praticamente i cittadini fanno da banca alla multiservizi che però ha chiuso il bilancio 2012 con 8 milioni di utili netti vendendo l 'acqua che arriva soprattutto dal nostro territorio dal momento che l'acqua va in discesa . Quello che più mi stupisce e' il fatto che nel consiglio di amministrazione della Multiservizi Sagramola ha nominato come rappresentante del nostro comune un avvocato che lavora nello studio dell'assessore Alianello . Incredibile . Tra comune , multiservizi e Anconambiente i cittadini fanno da banca per mantenere in vita questi carrozzoni dove i costi principali servono al loro mantenimento e al mantenimento del posticino agli amici degli amici . Invito chiunque che abbia ricevuto cartelle simili a segnalarle . Dobbiamo capire e reagire . Saluti UU

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    1. Altri importi= costo degli amministratori della società Multiservizi.

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  9. Esatto questione giusta e condivisibile. La mia bolletta è di 93€ di cui se non ricordo male di consumo effettivo di acqua intorno ai 30€. Per ora non ho la bolletta a disposizione ma se serve per qualche iniziativa mi farò vivo. Grazie e cordiali saluti. Enrico Setaro

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  10. Bhe Jan Pier Simonettì, monsier, le chiedo ospitalità pure io, vorrei invitare tutti i contribuenti di questo comune di controllare attentamente le cartelle esattoriali relative alla TARI di recente ricevimento, sono decine ormai le segnalazioni che ci sono giunte relativamente agli arrotondamenti eseguiti da questo comune , a me personalmente hanno fatto un arrotondamento al rialzo, ovviamente, di 1.48 € !!!! MEDIAMENTE ABBIAMO APPURATO ARROTONDAMENTI IN ECCESSO DI 1 € A CONTRIBUENTE. tra l'altro presso gli uffici comunali danno indicazioni alquanto discutibili, del tipo di pagare e zitti o di pagare la cifra che si ritiene giusta , tanto Equitalia non emette cartelle esattoriali per pochi centesimi di differenza eventuali..... invito i lettori di questo blog, se ritengono di contattarci sulla pagina " comitato sveglia fabrianesi" , chiedo scusa a Gian Pietro , ma ritengo che già le tasse siano enormi in questo momento particolare, senza che questa amministrazione derubi ulteriormente i propri cittadini con balzelli occulti.Muratori Davide

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  11. cercasi segnali di vita del neo eletto direttivo dek pd fabrianese e del suo fantomatico segretario, neanche sul profilo di f.b. è stato pubblicizzata la presenza odierna del segretario regionale! ma...sarà veramente filorenziano il segretario fabrianese o insieme agli amichetti e Crocetti senior vogliono tenere un piede in due scarpe... o meglio fare il salto della quaglia alla fine?!

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