9 gennaio 2015

A Fabriano non si lavora ma si spaccia e si pippa



In un post del 27 ottobre 2014 avevo scritto che Fabriano vive sotto il tallone di due dipendenze: gli ammortizzatori sociali lunghi e la cocaina. Come accade sempre, in questi casi, furono diversi i "minimizzatori" che mi accusarono di esagerare, di indulgere a un racconto semplificato e immaginifico della realtà fabrianese.

Le recenti operazioni messe a segno dai Carabinieri hanno invece dimostrato, con la concretezza della merce sequestrata, che a Fabriano si spaccia e si pippa a go go e che esiste un mercato assai più ramificato e prospero di quel piace credere e far credere ai "minimizzatori".

Si tratta di una realtà che si potrebbe anche archiviare come effetto collaterale della crisi economica ed occupazionale del territorio. Ma sarebbe una risposta comoda e di superficie, espressione di quel guardare altrove a cui è stato educato il docile popolo fabrianese e metalmezzadro.

Il consumo locale di bamba, invece, non ha nulla di "sociale" e di sociologico, se non in certi soggetti che fanno dello spaccio un grasso palliativo con cui rispondere alla disoccupazione. Per il resto siamo di fronte a un consumo ludico, che attraversa trasversalmente ceti e professioni e non esprime più nulla di borghese, anche se i giornali amano raccontare la tradizionale balla della "Fabriano bene" che trema.

La vecchia concezione della cocaina come droga classista è tramontata da un pezzo e la trasversalità del consumo fa sì che attorno ad essa si generi una sorta di "non ostilità" collettiva, quasi che sniffare sia un'opzione tra le tante, come andare al ristorante o leggere un libro avanti al camino.

Questo atteggiamento genera una zona grigia di tolleranza non dichiarata, un tana libera tutti che mette sottosopra la realtà e tende a far apparire quasi anomale le operazioni di polizia che vengono realizzate per stroncare lo spaccio di cocaina e la diffusione perniciosa del cosiddetto consumo personale.

Ora, la repressione dello spaccio spetta alle forze dell'ordine, così come la scelta di sniffare chiama in causa il libero arbitrio del singolo. Il rincoglionimento collettivo generato dalla zona grigia e dal consumo pervasivo riguarda, invece, l'intera comunità e si tratta di un fenomeno che manda in tilt quella lucidità di pensiero collettivo che è condizione necessaria per determinare una risposta efficace alla crisi. Perchè anche in questo caso, nessuno si salva da solo.
    

9 commenti:

  1. come ha scritto in apertura di post Simonetti , purtroppo quando vengono alla luce episodi di spaccio e consumo la tendenza della massa è quello di minimizzare se non addirittura inveire contro le forze dell'ordine che operano, ricordo perfettamente il vespaio che ha scatenato l'operazione a piazzale Matteotti ad ottobre , o più in dietro nel tempo quella di carnevale presso alcune strutture in cui si erano organizzate delle feste , oggi ci troviamo immersi in un'evoluzione del problema, troppo facile attribuirlo al problema sociale, troppo facile ma non del tutto sbagliato, purtroppo questi fenomeni sono figli di situazioni contingenti che alimentano il bisogno di evasione o addirittura innescano quel meccanismo del facile guadagno che porta a diventare dei corrieri della droga, modello anni 80. questo è uno di quei momenti in cui per non pensare al nulla che ci circonda in moltissimi si rifugiano nel mondo dei sogni , alla ricerca di quel rincoglionimento collettivo che ricordava Simonetti, io , come altri, ho vissuto la mia adolescenza in quegli anni 80 , e se allora siamo riusciti a saltare fuori da quel vortice vizioso che si era innescato dobbiamo ringraziare anche una certa visione del futuro che ci proponevano anche dai partiti , ci stavamo catapultando in quel boom economico cominciato alla fine degli anni 70, che ci ha distratto dalla moda del BUCO , molte sono state le vittime di quegli anni, giovani che non hanno visto il loro domani , ma oggi come ci si può tirare fuori da questo aumento esponenziale dell’ uso di droghe? dico aumento perchè negare che a Fabriano non girassero già alcuni chili di cocaina al mese sarebbe ipocrita , oggi nessuno ci prospetta un futuro, nessuno è in grado di farci distrarre col lavoro impegnando un po di tempo, troppo libero, in troppi sono alla ricerca di un guadagno , oggi c'è un grande bisogno di attenzione che nessuno è disposta a dare, l'egoismo si è fatto largo tra le persone, che tacciono svivacchiando , almeno fino a quando non viene colpita personalmente dagli eventi, si è perso quel senso di appartenenza che ci permetteva di affrontare i problemi uniti , e trovare delle possibili soluzioni , è venuta meno quella voglia di affrontare le situazioni a testa alta e sta prevalendo il fatalismo e la rassegnazione, condite da una minimizzazione degli eventi sconcertante in certi casi. oggi rivedo un po di quei giorni , ma non vedo nessuno pronto ad affrontare questi problemi collettivamente, società , politica, la chiesa stessa , e la cosa mi preoccupa non poco. Muratori Davide

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    1. candidati alle elezioni almeno vediamo quanto la gente crede in te e sopratutto quello che sai fare oltre a fa il tuttologo

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    2. Sicuramente se Muratori si candida prende più voti di quel fenomeno che con 1 VOTO è diventato assessore.

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  2. I soldi per pippà ce stanno ed allora chi piagne miseria se deve sta zitto

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  3. Kg di cocaina al mese a fabriano, anno '80 do la gente se bucava, ma che paragoni so???
    muratori ma te c'hai la soluzione pe tutto e c'hai da discorrse sempre su tutto, ma io me chiedo na cosa, ma fino a du anni fa do cazzo stavi?
    L'unica cosa positiva di queesta città quando c'era ancora il lavoro...che i rompi coglioni stavano a casa

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  4. Ho letto oggi su un giornale online che a Perugia una studentessa fabrianese di biologia di 23 anni si è resa protagonista di una stupida bravata, evidentemente per sconfiggere la noia ha rubato il bambinello del presepio allestito sul corso di Perugia. Beccata dopo qualche giorno dalla Polizia che dopo una perquisizione in casa l'ha trovato sul terrazzo.

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  5. Cercare di essere obiettivi e dare il giusto peso alle cose non significa minimizzare.
    Che la droga giri a Fabriano è innegabile, è un dato di fatto che vale per Fabriano così come (purtroppo) per tutto il resto del mondo.
    Le FdO fanno giustamente il loro lavoro e i dati concreti che forniscono mi sembrano in linea (purtroppo) con quello che succede nel resto del mondo, niente di più e niente di meno...Capisco l'aspetto emozionale di certe tematiche, ma se si vuole ragionare ci si dovrebbe fermare ai dati, tutto il resto è gossip/speculazione/sociologia di "bassissima lega".
    Sugli ammortizzatori sociali non c'è alcun dubbio: i dati sono molto ampi in relazione alla popolazione, sia a livello quantitativo che a livello temporale.
    Ma che la storica coglionaggine dei fabrianoti sia attribuibile al consumo di droga, questo si, è girare la testa da un'altra parte...

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  6. Non e' cambiato niente !!!! unica differenza rispetto a prima e' che si lavorava !!!! il resto ce sempre stato !!!!

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