21 aprile 2015

Whirlpool: il sindacato in rotta di collisione con sé stesso

Il primo confronto tra sindacati e Whirlpool si è consumato con una rottura immediata del tavolo negoziale. Ad abbandonare il confronto sono state alcune sigle sindacali (Cisl, Uil e Ugl) mentre la Fiom era dell'avviso di proseguire nel faccia a faccia e ha deciso di lasciare l'incontro solo a seguito della decisione delle altre organizzazioni sindacali, per non dare vita a un confronto separato che avrebbe potuto incrinare l'unità sindacale.

Le sigle che hanno formalizzato la rottura hanno chiesto che il confronto venisse aggiornato con la presenza del Governo, mentre la Fiom era dell'avviso che l'autonomia delle parti non potesse prescindere dalla necessaria valorizzazione del livello aziendale di negoziazione. 

In pratica la Fiom ha fatto propria la linea riformista del confronto e della relazione bilaterale mentre le altre sigle si sono incartate in un massimalismo che non promette niente di buono. Anche perchè, come mi ha confidato ieri un amico sindacalista, quando si fanno i tavoli al ministero c'è sempre il rischio della "sola".

A lato di questo inedito scambio di ruoli tra sigle sindacali c'è da dire che Whirlpool era pronta a proseguire il confronto anche con la sola Fiom, a riprova che la multinazionale ha una concezione pragmatica e non ideologica delle relazioni industriali.

Abbiamo già spiegato qualche giorno fa per quali ragioni, di fronte a un Piano industriale, al sindacato corra l'obbligo di cambiare schemi e concezioni e di non ricorrere - come invece è puntualmente accaduto - all'arma sicuramente identitaria ma poco negoziale dello sciopero.

In realtà c'è un problema cronico che va oltre il caso Whirlpool e riguarda tutti i tavoli di trattativa e cioè che il sindacato si presenta al negoziato frammentato in mille rivoli: livelli confederali nazionali, livelli categoriali nazionali, livelli confederali regionali e territoriali e, ancora, livelli categoriali regionali e territoriali. Il tutto replicato per ciascuna delle quattro confederazioni.

Ciò significa che la controparte si presenta con due o tre manager coesi e rappresentativi delle intenzioni dell'azienda mentre il sindacato esprime una rappresentanza tanto articolata e numerosa da risultare pletorica.  

A titolo di esempio: sul Messaggero di giovedì scorso un sindacalista casertano ha dichiarato: "Il ritorno dei piani di cottura a Fabriano è un autentico scippo industriale" (Messaggero 16 aprile 2015). E' assai probabile che un sindacalista marchigiano, corrispondente per funzioni e per sigla, sarebbe propenso a leggere come opportunità quel che il collega definisce scippo.

Evidentemente non si tratta di "guerra tra poveri" ma di debolezza strutturale della rappresentanza sindacale: mentre Whirlpool, attraverso il Piano Industriale, delinea una prospettiva unitaria il sindacato è costretto dalla sua struttura organizzativa e di rappresentanza a fornire risposte parziali: i casertani pensando a Caserta, i fabrianesi a Fabriano e i lombardi a Cassinetta.  

In questo modo trovare la quadra diventa difficilissimo e nel frattempo si sciopera perchè dire no è più facile e meno invasivo che conciliare esigenze occupazionali e territoriali destinate a entrare inevitabilmente in rotta di collisione.
    

21 commenti:

  1. il tuo ragionamento non fa una piega. E poi che senso ha scioperare in siti che l'azienda vuole chiudere? Si danno la zappa sui piedi...

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    1. non solo....consideriamo anche il fatto che in questi stabilimenti e in atto la cassa integrazione per sovrapproduzione, praticamente con lo sciopero gli facciamo un favore, zero spese per lo sciopero contro la percentuale della cassa integrazione.

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  2. E mettiti tu a lavorare piangendo e pensando che se ti mandano a casa nemmeno le patatine ai tuoi figli potrai piu comprare.

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    1. Avranno sempre gli 80 euro di Renzi.

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    2. Quando si parla di casta sarebbe sempre bene includere anche i sindacati. quelli del settore pubblico poi son peggio delle cavallette

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  3. Non scordiamoci poi dei "colletti bianchi" che verrano mollati senza essere difesi dopo aver lavorato al'integrazione. Quest'ultimi non hanno potere perché non sono coesi e sopratutto ognuno ha il suo ruolo, il suo ufficio il suo capo ( se lo ha ancora visti i 20 dirigenti e i molti altri fuggiti quando potevano ) . Cosa succederà ? whirlpool sa che qualche politico scenderà in campo... fino al 2018 potrà usare ammortizzatori sociali e sfruttare questo tempo per integrare. Ma nessuno invece pensa alla ripresa economica, possiamo avere i piani cottura, possiamo avere anche i top di gamma ma non basta. Mi fa effetto vedere come "la massa" pensi che se c'era ancora Vittorio se ci compravano i Cinesi... Un C***o Samsung mangia il mercato e non sta spingendo nemmeno molto, il basso di gamma di qualità lo fanno altre aziende con costi di produzione e qualità ottima. Ora whirlpool non vuole perdere come ha perso in europa da sempre, ha l'occasione di mettersi tra Samsung e gli altri... come pensate che lo faccia ? Tenendosi esuberi e fabbriche non più produttive ? Pensiamo che Renzi o Spacca o altri possano fare qualcosa ? ... il danno è fatto per tutta italia... poi qualcuno prenderà piu sberle ( il SUD ) qualcuno sarà piu tranquillo ( Favriano ... ma poi per quanto ? ) qualcuno manterrà il lavoro ( il NORD ) ma sta di fatto che è una crisi di tutti ... Si poteva fare qualcosa ? si ma come diceva nonno oramai la frittata è fatta ...l'ovo non lo rimetti più dentro quando è già cotto è diventato oltre che solido più grande di quello che era quando era nel guscio.

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    1. Ma siamo sicuri che il Sud prenda più sberle? Siamo proprio sicuri? Le Regionali ci sono anche in Campania e la regione che manca al PD è la Campania, mica le Marche.

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  4. Chi è il tuo amico sindacalista, quello che ieri ha rischiato di prendere le botte?

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  5. E poi quale sarebbe la linea riformista della Fiom, quella di sentirsi ripetere le stesse cose che già aveva detto per quattro cinque ore lo scorso 16 aprile? Perchè non hanno avuto il coraggio di andare avanti? Perchè avrebbero avallato i licenziamenti, ... ma per piacere...

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  6. Ho letto che il ministro Guidi sia in palese conflitto d'interessi con la Whirpool perché la sua azienda è un fornitore del colosso americano, inoltre sembra che a Palazzo Chigi Andrea Guerra sia inc... per la situazione.

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    1. Questa situazione l'hanno voluta anche i lavoratori Idesit che hanno votato Renzi per prendere gli 80 euro

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    2. Sagramola alza la voce...ALZASSE IL CULO DALLA POLTRONA E SI DIMETTESSE PER MANIFESTA INCAPACITA'.

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  7. Da questa vicenda ne usciranno a pezzetti gli impiegati visto che lo smantellamento o il depotenziamento della sede di Fabriano è ormai scritto.

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    1. Finita la festa........

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    2. Si prenderanno 50.000 € lordi più 2 anni di mobilità a 900 € netti al mese con sgravi per le aziende che li assumeranno.

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  8. Oggi l'indesit... ieri la Desi, l'altro ieri la A.Merloni e mille e mille altri....
    Bello che chi ancora lavora è molto solidale con chi ha perso o è ha rischio perdita lavoro.... magari con la speranza di scamparla e si dice "no no a me non può succedere speriamo !! Poverini quelli... " Mi sembra come a scuola quando c'erano le interrogazioni a tappeto.Si faceva i finti gnorri guardando a testa bassa sul banco per riuscire a scamparsela mentre il malcapitato di turno era sotto torchio dalla prof. e gia 3 o 4 erano stati strigliati e mandati al posto con un bel 4 sul registro. Finchè tocca agli altri abbiamo SOLO tante belle parole di conforto, di sdegno più o meno acceso... li lasciamo combattere da soli, però li incitiamo da dietro un telefonino sui vari social ma comodamente seduti sul divano aspettando di vedere la partita o la serie preferita o che il cameriere ci porti la pizza. Finchè tocca agli altri mi dispiace però che posso fare ?? Lavoro fino alle 18 poi i bambini, poi la cena, poi il parrucchiere, poi l'estetista, poi la palestra , poi l'aperitivo con gli amici , poi il cane da portare a spasso , poi c'e la coppa in tv e che cavolo !!!! Ogni sera ce ne ho una !!! Però sono vicino a questi poveretti,,,,
    Oggi la indesit, ieri la Desi , l'altro ieri la A.Merloni.... e domani ??? Potrebbe toccare a TE !!!!! Ma non preoccuparti avremo anche per te le stesse parole di sdegno, di condanna per la politica e quant'altro possiamo fare da dietro un telefonino...

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    1. Facciano come i 5 stelle, che prima chiedono spiegazioni ufficiali al ministro di turno, e poi si presentano in 6 in aula perché e' venerdì e devono tornare a casa. PAGLIACCI

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  9. Forse la gente, almeno non tutta, non sà ancora che il problema del Piano Whirlpool non è solamente Caserta, ma che a Fabriano (territorio già vicino alla desertificazione!) sarà ancora più grande non appena usciranno i numeri relativi agli impiegati, che "chissà perché" ancora non saltano ancora fuori.
    Prima l'azienda vuole chiudere la trattativa relativa agli stabilimenti per poi giocarsi la carta della sede Centrale, a giugno, quando il processo integrativo sarà in uno stadio più avanzato e i rischi meno elevati.
    E' una indecenza! Una mancanza di rispetto gigantesca sia nei confronti degli impiegati (che prima spremono come limoni e poi mandano a casa!) e verso le Istituzioni (a cui dicono che non sono pronti a discutere questa parte del PIANO come Pinocchio faceva con Geppetto per seguire i progetti di Lucignolo!).

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    1. Spacca ha detto che il piano non sarà esecutivo

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    2. O prendi il treno per Varese o salti dalla finestra impiegato fabrianese ex Indesit. Siamo solo all'inizio dello spolpamento di Fabriano con buona pace di Spacca e del PD.

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