3 gennaio 2017

Il PD come Cimabue che fa una cosa e ne sbaglia due

"E' comune defetto degli uomini, non fare conto, nella bonaccia, della tempesta". Niccolò Machiavelli appartiene ai fondamentali della scienza politica. E' uno di quegli autori che chiunque abbia velleità di protagonismo politico o di osservazione dei fatti politici dovrebbe rigorosamente tenere sul comodino.

Se il giovane segretario del Pd di Fabriano, Michele Crocetti, avesse aderito a questo propedeutico dovere di conoscenza, non si sarebbe trovato a gestire in modo platealmente goffo e impacciato l'inatteso autoinvito alla ricandidatura reso pubblico da Sagramola lo scorso 28 dicembre.

Invece di considerare per tempo il rischio di una possibile tempesta, il Pd cittadino ha finto che la bonaccia si potesse prolungare all'infinito e che fosse la condizione migliore per logorare Sagramola e farlo uscire di scena in totale mutismo e rassegnazione.

Puntualmente la tempesta è arrivata, perchè Sagramola è un introverso a sangue caldo, costretto dalle circostanze a navigare a vista e a muoversi a scatti, come è tipico di quanti si guardano intorno e non hanno più nessuno a sostenerli.

Giancarlone si è accorto che il Pd lo stava circondando con una schiuma di silenzio funzionale alla sua estromissione a vantaggio di Giovanni Balducci e il martellamento mediatico sul cosiddetto "Patto di Attiggio" ha sicuramente funzionato da esca e da detonatore.

L'autocandidatura di Sagramola rappresenta, quindi, lo start up del processo politico che si concluderà con l'elezione del Sindaco. Di conseguenza è da essa che bisogna partire. Su cosa scommette Sagramola nel momento in cui - contro ogni tradizione di calendario - decide, a cavallo tra Natale e Capodanno, di rendere pubblica la sua disponibilità alla ricandidatura?

Punta a giocarsi la carta della sorpresa, a suo avviso il modo migliore per uscire dall'angolo facendo sponda su una tempistica da blitzkrieg adatta a sparigliare i piani del PD. Si tratta di una mossa che "costringe" il PD a prendere posizione tenendo il cerino in mano; un immediato successo sagramoliano accompagnato da un elevatissimo rischio di rappresaglia politica da parte del Partito Democratico; una paritita giocata dal primo cittadino in totale assenza di una exit strategy efficace e spendibile.

Questo contraddittorio mix di successo immediato e di probabile sconfitta futura, trova conferma nella duplice reazione del Pd, emblematica di come la risposta a un rischio non calcolato bene possa prendere la forma dell'epitaffio politico per il Sindaco in carica.

Il segretario del PD, infatti, risponde a Sagramola prima in via ufficiosa e poi in via ufficiale. La via ufficiosa prende la forma di un messaggino del cui contenuto Sagramola mette al corrente la Giunta: Crocetti scrive che dopo le feste convocherà il Direttivo per iniziare subito la campagna elettorale.

Di fatto sembra un via libera alla ricandidatura e non è un caso che nel corso della stessa riunione di Giunta Sagramola faccia esplicito riferimento ai due milioni disponibili - come conseguenza della sospensione dei mutui causa terremoto - per sottolineare che quelle risorse saranno assegnate agli assessori disposti a fare quadrato attorno a lui. In Giunta, a parte la fedelissima Pallucca, tutti tacciono. A Sagramola, come al solito, sfugge il piede dalla frizione e sarà proprio questa incauta postilla, come vedremo, a fregarlo, forse definitivamente.

Il problema è che Crocetti, nel giro di qualche ora, rilascia la dichiarazione ufficiale di risposta a Sagramola. E' l'ormai celebre comunicato del prendo atto, del me ne fotto dei nomi é solo il programma che determina il candidato. Di fatto si tratta di una sportellata in faccia al Sindaco che somiglia tanto a una sentenza, la mossa del cavallo escogitata da Sagramola che si tramuta in un boomerang fatale.

L'uno due si completa il giorno dopo quando, dalle colonne dei quotidiani locali, Giovanni Balducci - nei secoli dei secoli più silenzioso di un pesce di fondo oceano - raccoglie l'incauta postilla sagramoliana, trasformandola in un violento attacco al Sindaco sulla distribuzione delle risorse aggiuntive ottenute dalla sospensione dei mutui.

Anche a Balducci, senza volerlo, sfugge il piede dalla frizione perchè se è fuori dal mondo autocandidarsi alla Sagramola non è certo una mossa da Sua Altezza scendere in campo addentando il polpaccio del contendente dopo cinque anni di adesione conformista alla sua politica.

Dopo l'incauta postilla di Sagramola e il doppio fondo di Crocetti, quindi, arriva pure il decibel assordante di Balducci. Tutti fregati da una medesima maledizione, quella del Cimabue di una vecchia pubblicità televisiva: fare una cosa e sbagliarne due.

E' la maledizione di Cimabue che, sul finire dell'anno, apre la strada a soluzioni terze, come spesso accade in "una situazione in cui le forze in lotta si equilibrano in modo catastrofico, cioè si equilibrano in modo che la continuazione della lotta non può concludersi che con la distruzione reciproca." (A.Gramsci).

E' esattamente questa la prima conseguenza dell'incaglio. La seconda è il temporaneo stop a tutte le operazioni finalizzate ad apparecchiare la corsa di Balducci, come la costruzione di una lista civica trasversale in grado di assorbire la sinistra più radicale e la destra meno ideologica in un'azione di sostegno al candidato del PD per segare la pretenziosa, seppur ridotta all'osso, Udc del vicesindaco Angelo Tini.

E' in questa scena che sono cominciate a circolare le voci più disparate sul profilo del Terzo Incomodo, del moccolo che si fa reggere dai due fidanzati litigiosi. Il nome che va per la maggiore è quello di Roberto Sorci, personalità in grado di dare coesione ed energia alla formula PD + Lista civica trasversale; un democristiano anomalo, capace di dialogare anche con le figure culturalmente più lontane ma portatore di due congenite debolezze: il poco appeal di un terzo mandato, Spacca docet, e la candidatura alle regionali con Marche 2020 che ha ratificato un declino di consenso elettorale e politico del Sindaco emerito.

Un altro nome è quello di Francesca Merloni, ma non sembra in grado di incarnare una soluzione forte perchè il cognome Merloni, negli ultimi cinque anni, è stato associato al fallimento della Ardo e alla vendita di Indesit, ossia a processi industriali e societari che hanno rappresentato un trauma per la coscienza collettiva dei fabrianesi, nonostante F.M., nel pieno della vertenza Indesit, si sia pubblicamente dissociata dalle scelte dell'altro ramo della famiglia.

C'è un elemento unificante in questa frattura che attraversa il Pd e il campo del centrosinistra: l'imperativo condiviso di fermare l'avanzata del Movimento 5 Stelle, scongiurando la possibilità di una Fabriano grillina legittimata dal voto popolare.

Di fronte a questa esigenza il centrosinistra sta mobilitando tutto il repertorio dell'autolesionismo: cooptazione di ex grillini, tappeti rossi alle figure più spendibili del centrodestra, alchimie traversali pronte a trasformarsi in operazioni civetta.

Opporsi ai grillini è legittimo e fa parte del gioco democratico. Ma per farlo servirebbero più politica e meno ammucchiate omologanti. Non a caso il M5S serenamente tace: quando i concorrenti fanno una cazzata dopo l'altra la cosa migliore è lasciarli fare e sperare che non smettano mai. E siamo solo all'inizio.
    

16 commenti:

  1. Sagramola, Balducci, Sorci, Francesca Merloni...ma sta citttà c'è solo i democristiani?

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    1. No, anche gli ex - Di Pietro che adesso si ergono a difensori dei grillini, sperando in un incarico da assessore alle varie ed eventuali.

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    2. i grillini sono a corto di personale, e recluteranno i candidati per strada, a loro non importa la competenza, importano i numeri, tanto a comandare sarà uno solo, come ora del resto, Arcioni, e tutti gli altri sull'attenti. e con Romagnoli fuori gioco, non avranno neanche il mediatore interno.

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  2. Urbani e la Fuksia in giunta col PD!

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  3. " Una delle donne più intelligenti che abbia mai conosciuto" (Andrea Scanzi): Francesca for presidente!

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    1. Detto da uno degli "uomini" (A.Scanzi) più stupidi che ci siano in giro.

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  4. La Merloni è nata e vive a Roma, se le chiedi come cazzo è fatta Favriano nemmeno te sa risponne !!!

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  5. Il 5 Stalle di Fabriano ha partorito la Fuksia, ricordiamocelo tutti.

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    1. ma i 5 stelle in 5 anni che hanno fatto??? oltre che creare la Fucsia e Santarelli...... che ad arrivismo non hanno uguali?

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    2. Se per questo l'hanno cacciata via da un bel pezzo. Altri sono secoli che girano in riva al Giano.

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    3. Sulle rive del Giano mi sembra che siano 4 anni che gira anche un pluritrombato (comunali, politiche, regionali) del M5S.
      O no?

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  6. Ripubblico per la terza volta:
    " Con l'inclusione nel cratere i comuni possono assumere nuovamente personale. A Fabriano cosa serve nuovo personale? Solo a portare voti. Meditare, please."

    Aggiungo che ora si possono usufruire di 2 milioni di € fuori bilancio regalati dallo Stato grazie all'opera di Ceriscioli. Il PD passerà alla cassa (come è giusto che sia). Quindi mettetevi l'anima in pace, il prox sindaco sarà ancora PD.

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    1. i 2 milioni non sono affatto regalati dallo stato, sono semplicemente posticipate le scadenze dei mutui del 2017 e l'ultima del 2016 a fine rapporto, quindi circa al 2041, e saranno sempre i cittadini fabrianesi a doverli pagare....

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  7. infatti caro Jan Pier, siamo solo all'inizio, il PD continua a fare stupidaggini su stupidaggini, guidato da quel Crocettilaqualunque che ha carisma e polso pari a quelli di un'ameba , e certamente non fornito di intelligenza... tattica , dall'emergere dei vari personalismi , che la dicono lunga su come sia ridotto al suo interno questo Partito, della sinistra -sinistra, si sono perse le tracce, dopo i timidi capolini alle scorse regionali, dove si auspicava e sperava la ripresentazione di un partito comunista vero, si sono perse le tracce del progetto, e localmente anche di chi potesse incarnare il " personaggio" di riferimento, ormai troppo impegnato in un progetto fasciocomunista improbabile. Allora cosa resta, un partito l'UDC diviso al suo interno , TINI che ambisce a risedersi sulla scanna di assessore al bilancio, nonostante gli sfaceli commessi in questi 5 anni , appoggiando la ricandidatura di Sagramuntantoalletto, e una Girolametti che non nasaconde di preferire un Sorci ter, poi il M5S, che dire in fase di adeguamento politico delle proprie regole, della serie , dove non puoi sovvertire , adeguati, nel tentativo di salvare capra e cavoli in diverse situazioni che ha accese nelle sue amministrazioni, ma mi sorge un quesito, la votazone del nuovo reglamento morale ed etico, che come al solito voteranno in pochissimi solo on line, quanto sarà condizionata dal fatto che , se venisse bocciata , essendo una creazione di Grillo, che per altro sarebbe il solo e unico a decidere sulle espulsioni alla faccia della democrazia, probabilmente il Guru si defilerebbe immediatamente dopo l'esito? , un movimento che ha vissuto chiuso in se stesso, localmente, incapace di comunicare il lavoro svolto e fare nuovi proseliti, anzi perdendo pedine storiche al suo interno, troppo impegnato ad organizzare convegni di interesse generale vasto,ma territorialmente assai scarno, e a poco servono gli incontri nelle frazioni fatti solo in prossimità delle tonte elettorali, prima delle regionali e adesso prima delle comunali, molto legati ancora alle grida ad alta voce allo sbandierare ogni singolo esposto presentato, ma che fine abbiano fatto questi esposti non lo sanno neanche loro. A parte le segnalazioni sugli incassi dei parcometri, un successo, e un'ispezione ministeriale , che per altro sarebbe avvenuta ugualmente, mezzo successo, resta poco, una bella inchiesta sull'inquinamento nell'area di Santa Maria . Quindi alla luce di queste analisi, molto personali, cosa resta da sperare, io spero in un listone , veramete trasversale , guidato da una personalità con esperienza internazionale che si circondi di persone competenti e capaci di accapparrare finalemnte quei fondi europei che ad oggi nessuno ha ma intaccato in questo comune, e che magari comunichi prima delle lezioni la squadra di governo... e questo non vuole certamente essere un'invocazione allo Spacca trombato. Una Francesa Merloni??? se al servizio della città perchè no, ma ci sono altri nomi che covano sotto la cenere, e al momento, non ci resta che aspettare e sperare . M.D.

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  8. Un'analisi attenta e precisa.........ma tu da quale parte stai?

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  9. Grande come sempre... sperem
    Cav. GF

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